La passione per la discesa nel Blu a caccia di prede,l'istinto primordiale, la voglia di cibarsi di ciò che si cattura...il silenzio...l'armonia...la fluidità...il blu....


lunedì 1 ottobre 2007

Campionato per Società di Pesca in Apnea 2007 - il resoconto

L’avventura è finita, non nel migliore dei modi, ma servirà sicuramente da esperienza per i prossimi eventuali appuntamenti.

A Casalabate siamo arrivati con un giorno di anticipo su quello fissato per la gara, il nostro scopo era quello di cercare alcune tane già conosciute per impostare la gara in modo da avere una solida base dalla quale partire, e invece…..non abbiamo trovato un bel nulla! Complice un mare molto agitato durante la giornata di preparazione, che ha impedito di fare “paperino”, tecnica molto utile su fondali che si estendono a batimetriche non molto impegnative verso il largo. Di pesce ne avevamo visto veramente poco e forse, complice il cambio di vento e moto ondoso il giorno della gara, non ne abbiamo proprio visto quando serviva. Comunque, la colpa è la nostra, in quanto non appena avevamo avuto sentore di una debacle avremmo dovuto optare immediatamente per il sottocosta, dove stazionavano tutti i gommoni e cercare di carpire qualche “zonetta” buona agli altri concorrenti. Tutto sommato bastava cercare e raccogliere, un tipo di pesca che proprio non viene utilizzata dalle nostre parti, dove raramente il pesce si intana e soprattutto le orate, si, perché di questo sparide se ne sono catturati veramente tanti esemplari e tutti in tana.

Ma veniamo alla cronaca della giornata: in acqua dopo il via all’estremità sud del campo gara si tuffano Callisto ed Errichiello, il primo imposta la propria gara alla ricerca delle sue vecchie mire ed il secondo alterna aspetti a ricerca dall’alto al fine di individuare qualche punto buono per fare la gara. La prima preda viene catturata da Callisto, si tratta di un tordo nero sicuramente in peso, in quanto questo tipo di pesce è tra quelli più pesanti appartenenti alla propria specie, successivamente un secondo tordo pavone viene messo a paiolo sempre dallo stesso atleta chiamato sul posto da Errichiello che dubitava sulle dimensioni del pesce. Passano parecchi minuti prima di avere la possibilità di infilare ancora una preda sul cavetto, anche in questo caso si tratta di un tordo catturato dal giovane Errichiello.

Il tempo passa inesorabile e di catture neanche a parlarne, inoltre gli atleti in acqua si lamentano del deserto incontrato in quel tratto di mare, ma purtroppo con il nuovo regolamento non ci si può allontanare se non a pinne. Allo scadere delle due ore e trenta gli atleti vengono invitati dal giudice di gara a risalire sul gommone per la pausa/trasferimento di metà gara. A questo punto bisogna decidere sul da farsi, e si opta per una secca a metà strada tra la batimetrica ispezionata in precedenza ed il bassofondo, qui la musica già sembra leggermente diversa anche se, essendoci passati tutti gli altri compresi i campioni in carica che ancora vi stazionano, i pesci che si incontrano sono di piccole dimensioni e spaventati. In acqua entrano Callisto e Mario, il primo porta a paiolo una occhiata in peso, il secondo ancora due tordi ed un sarago (scartato per 5 grammi…), e si lamenta per altri due sparidi che staccatasi dall’asta si rifugiano in punti delle tane inespugnabili. Il tempo passa inesorabilmente e complice anche una mancata preparazione fisica adeguata, il Mistral consegna il cavetto portapesci al giudice con una mezzora di anticipo.

Alla pesatura dei 7 pesci 2 verranno scartati e verrà raggiunto il punteggio di 3.858 che significherà il 26mo posto in classifica. Il vincitore e conquistatore del titolo sarà l’ASD Apnea Magazine con Bardi, Volpe, Marti, che porterà ben 25 pesci validi alla pesatura tutti catturati in 4 metri d’acqua.

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Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Sull'universo ho ancora i miei dubbi Albert Einstein -
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