La passione per la discesa nel Blu a caccia di prede,l'istinto primordiale, la voglia di cibarsi di ciò che si cattura...il silenzio...l'armonia...la fluidità...il blu....


lunedì 21 luglio 2008

Il nostro primo evento!!!


Il Poseidon Team a.s.d., associazione di recente costituzione, ha come obiettivo la promozione di tutte le discipline subacquee sul nostro territorio; per poterlo realizzare ha stilato un proprio programma di promozione culturale e sportiva, di cui il primo evento è rappresentato dalla realizzazione di una mostra fotografica subacquea, sui fondali della Penisola Sorrentina, mezzo ritenuto particolarmente idoneo alla valorizzazione del territorio, soprattutto in un momento come questo in cui la “share generation” la fa da padrone.

La mostra nasce dal desiderio di raccontare attraverso il linguaggio visivo le emozioni che il subacqueo prova quando è immerso ed osserva l’ambiente sottomarino, e il modo migliore per farlo non è quello di parlare e mostrare immagini di paradisi esotici e lontani, oppure di territori incontaminati perché protetti da normative estremamente rigide e coercitive nei confronti della maggior parte dei subacquei dilettanti (che poi altro non sono che i veri fruitori disinteressati del mare), ma semplicemente condividendo, in completa simbiosi con l’ambiente sottomarino, i “segreti ed i tesori” che si nascondo sotto la superficie del mare nei posti più vicini a noi e che mai potremmo immaginare possano regalare così tante meraviglie.

E’ il caso dello specchio d’acqua davanti al Borgo Marinaro di Marina Grande a Sorrento, che seppur così tanto sfruttato è ancora capace di meravigliare coloro che si immergono nelle sue acque sia di giorno che di notte, scatti fotografici realizzati sotto la superficie dell’acqua, che illustrano quanto ancora di bello e da proteggere ci sia sul nostro territorio. Di tale iniziativa potrà beneficiare sia il cittadino “locale”, imparando a conoscere e rispettare un mondo a cui normalmente non ci si avvicina facilmente e di cui spesso si ignora l’esistenza, sia l’ospite della nostra amata città, apprendendo che, al di là di quanto oggi brutalmente pubblicizzato (la spazzatura), ci sono ambienti “puliti” ricchi di spettacolare fauna e flora marina.

Perchè una nuova Associazione?


Perché una nuova Associazione?

La risposta potrebbe essere semplice e chiara: perché coloro che l’hanno costituita hanno la stessa passione incondizionata per il mare!

Ma non è così, o meglio non è soltanto questo il motivo che spinge a sobbarcarsi le gioie ed i sacrifici che può comportare un nuovo sodalizio; c’è altro, motivi che nascono dalla situazione in cui versa il nostro amato Mare, e del quale, almeno pare in questi ultimi anni, le colpe sono ricadute ingiustamente soprattutto sulla figura del pescatore subacqueo, un tempo figura mitica ed affascinante ed oggi spauracchio di tutti coloro che nelle A.M.P. (Aree Marine Protette), vedono l’unica soluzione.

Non è vero! E non mi stancherò mai di dirlo, la colpa non è del pescasub e la soluzione non è rappresentata esclusivamente dalle AMP!

A causa di chi, non è capace di rispettare l'ambiente in cui vive, l'ecosistema marino ne paga le conseguenze. I danni reali vengono arrecati in primis da un errato sfruttamento del territorio, con una produzione ed una gestione dei rifiuti campata in aria e che, per la parte che interessa il Mare, si tramuta in tonnellate di liquami che invadono il liquido elemento contaminandolo e rendendolo invivibile per tutti gli organismi, a qualunque specie essi appartengano. E non c’è restrizione che tenga, i confini di una Riserva Marina vengono tracciati su di una carta nautica e poco possono fare contro tali “invasioni barbariche” da parte di industrie e scarichi fognari, più o meno abusivi, degli insediamenti urbani, questo nemico si insinua nell’acqua non conoscendo ostacoli burocratici di sorta e senza che possa essere arrestato, se non con una cosciente, futurista ed amante della natura gestione politica. Se poi a tutto ciò, si aggiungono tutti quei sistemi di pesca distruttivi, come la pesca con l’esplosivo, veleni, autorespiratore, strascico e anche quella con le bombole, beh, allora la “frittata è fatta” e veramente a poco servono le restrizioni a cui viene sottoposta la categoria dei subacquei. Chiaramente la mia non è soltanto una difesa a spada tratta della pesca subacquea in apnea, ma è anche una voglia di far nascere una nuova figura di sub, più consapevole di quello che fa quando indossa una muta e si tuffa in acqua, passando non solo per l’attività venatoria, madre un po’ di tutte le altre attività, ma anche cercando di sviluppare nelle nuove generazioni la volontà di avvicinarsi all’apnea, alla fotografia subacquea, tanto cara nella nostra odierna “share generation”, sino ad arrivare alle pratiche dell’A.R.A. e perché no anche quelle che possono svolgersi in piscina come il Tiro a Bersaglio Subacqueo.

Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Sull'universo ho ancora i miei dubbi Albert Einstein -
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