La passione per la discesa nel Blu a caccia di prede,l'istinto primordiale, la voglia di cibarsi di ciò che si cattura...il silenzio...l'armonia...la fluidità...il blu....


mercoledì 11 luglio 2007

Festa del papà 2007!

Mi stiracchio, sono le 5 del mattino, è ora, anche se è inverno ho la “buona” abitudine di andare a pesca all’alba, ma per lo meno mi concedo il rito della vestizione nelle calde mura domestiche. E’ una operazione che ormai svolgo con la consapevolezza di gesti mirati e collaudati: la muta, una 6 mm liscia spaccata fabbricata dall’amico Edo, è ben insaponata ed il pantalone a vita alta è quasi del tutto indossato, un ultimo sforzo, tento di far scivolare il pantalone nella sua posizione finale sul bacino senza tirarlo, semplicemente con la pressione della mano, e…..succede l’irreparabile, una incollatura cede e la mia mano continuando la pressione fa il resto, la muta è strappata….porc….e ora?

No dico, e ora? Sono le 5 e quindici, cosa faccio? Piango, bestemmio, me ne vado a letto? No non può essere, dopo tanti anni….calma…in cantina c’è un pantalone di riserva, preoccupiamoci di indossare la giacca e andiamo a completare la vestizione al freddo della cantina, ma a mare ci voglio andare!

Ore 5 e trenta: salgo in motorino e si parte alla volta della Costiera Amalfitana. Sono in acqua alle ore 6 e quindici si comincia con un po’ di agguato dalla superficie, hai visto mai…..ed infatti mentre sto guardando in lontananza un gruppetto di cefali, non mi accorgo di una spigola di circa un chilogrammo che sta passando sotto la mia postazione, non mi ha ancora visto, prendo la mira e…sbaammm…..mancata, proprio mentre premevo il grilletto un’onda mi ha spostato il braccio e il danno è fatto!

Continuo imperterrito, oggi proprio non voglio demordere, è vero ci sono giorni in cui tutto ti va storto e oggi è uno di quelli, ma proprio per questo insisto di più tanto, peggio di così, si può soltanto migliorare. Sono quasi alla fine della zona in cui è possibile dedicarsi all’agguato dalla superficie, quando vedo in lontananza una orata discreta, ma, nonostante tutti i tentativi esperiti con vari richiami, il pesciolino non ne vuole sapere, e così comincio ad attuare la tecnica dell’aspetto in basso fondale, non mi sposterò oltre la batimetria dei – 10.

Gironzolo tra piccoli agglomerati di roccia e posidonia, alla ricerca di qualche indizio che possa farmi

decidere se tentare o meno un appostamento, le discese e le risalite si susseguono con un nulla di fatto, tranne che per l’avvistamento di un corpulento sarago che non verrà mai a tiro. Improvvisamente, però, tutti i segnali di vita che sinora mi avevano accompagnato svaniscono come d’incanto, come se tutti si fossero rintanati….perchè? Mi sa che devo sbrigarmi, due, tre atti respiratori e sono giù nella speranza di successo. I secondi passano inesorabili e con le apnee corte che mi ritrovo sono già agli sgoccioli, quando dalla mia destra, in alto, la vedo comparire: è una spigola, non è enorme, ma nel forno ci starebbe a meraviglia..la mia copertura è ottimale, per cui la principessa si avvicina sempre più, oltrepassa il grosso scoglio e mi nota, si abbassa di qualche decimetro, ma proprio in quel momento va ad impattare contro la mia tahitiana, che sfortuna! Il pesce è fulminato, non mi resta che risalire e metterlo nel cavetto, poi l’azione di pesca continua per far fiato, proprio perché bisogna cominciare a preoccuparsi per l’estate, la spigola invece sarà messa a disposizione degli amici come al solito: spigola di 2 kg con patate e vino bianco, una delizia.

Tornato a casa le solite foto, ma stavolta i miei due gemellini mi concedono l’onore di posare con me, è una gioia immensa, un bellissimo regalo per la festa del papà!

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Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Sull'universo ho ancora i miei dubbi Albert Einstein -
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