La passione per la discesa nel Blu a caccia di prede,l'istinto primordiale, la voglia di cibarsi di ciò che si cattura...il silenzio...l'armonia...la fluidità...il blu....


mercoledì 11 luglio 2007

Un dentice nostrano!

Non si può dire che la cattura di un dentice sia paragonabile alle emozioni suscitate dal combattimento con una grossa ricciola, ma stavolta riuscire a portare a casa questo pesce è stato veramente difficile. Il punto in cui fare l'appostamento era sempre lo stesso: un masso alla profondità di circa venti metri dal quale si gode una splendida visuale su di un pianoro coperto di posidonie. L'unico problema è che l'acqua è leggermente torbida e che c'é una discreta corrente, altra considerazione è che sia il mio amico Pierpaolo sia io avevamo già fatto qualche tentativo ad inizio battuta senza notare nulla.
Stavolta provo a fare l'aspetto un pò più verso il largo, il posto scelto è la fine del pianoro a - 25 metri. La caduta è lenta e silenziosa e mi apposto tra le posidonie, la visibilità non è delle migliori ma quasi subito incomincio a vedere le loro ombre. Si tratta di un gruppo di quattro esemplari tra i quali ve ne è uno molto grosso (non si avvicinerà mai!). Il primo dentice si avvicina ed è quasi a tiro, ma improvvisamente si gira e resta sospeso a guardarmi, la distanza non mi permette di sparare a colpo sicuro e il tempo a disposizione sta finendo. D'un tratto il pesce inizia ad allontanarsi, è il momento di tentare, distendo il braccio e lascio partire il colpo: incredibile riesco a passarlo da parte a parte a fine corsa. La reazione è violenta ed immediata tanto da permettere al dentice di infilarsi in un buco ad oltre 26 metri. Ci vorranno parecchie discese per riuscire a stanarlo, ma la prelibatezza delle sue carni ripagherà di tutti i sacrifici.


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Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Sull'universo ho ancora i miei dubbi Albert Einstein -
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