La passione per la discesa nel Blu a caccia di prede,l'istinto primordiale, la voglia di cibarsi di ciò che si cattura...il silenzio...l'armonia...la fluidità...il blu....


mercoledì 11 luglio 2007

In quel di Pantelleria

Quest'anno la settimana di agosto è stata dedicata ad una delle isole italiane situate più vicino alle coste africane: Pantelleria.

L'isola è di origine eruttiva, con ben 12 vulcani che hanno contribuito con diverse eruzioni a formare delle splendide scogliere a picco sul mare. Punto dolente è che vista la conformazione del territorio bisogna munirsi di imbarcazione al seguito, oppure affittarla sul posto con largo anticipo; e, come al solito, con i miei amici non si può parlare di programmazione così siamo rimasti sull'isola senza poter usufruire di nessun natante.......

Dal punto di vista venatorio mi sono dovuto accontentare di quei pochi posti raggiungibili via terra e che non fossero invasi dalle "cavallette", mi spiego; non ho mai visto un posto così affollato di gente con maschere e pinne ed in alcuni casi anche fucile, con il risultato che nei primi dieci metri non si vede nulla, nemmeno gli sciarrani! Anzi consiglio di tenersi alla larga da questi individui, in quanto ho assistito alla protesta di uno di loro presso un negozio di articoli subacquei nel centro di Pantelleria, che ha dell'incredibile: si lamentava del fatto che avendo smontato il fucile si fosse sporcato d'olio (era un oleopneumatico), peccato che l'operazione sia stata fatta a fucile carico (che cu.... non si è fatto nemmeno un graffio!!!). Basta con i commenti, veniamo al sodo.

La maggior parte delle uscite in mare le ho fatte praticamente sotto casa a Punta Karace, si tratta di un piccolissimo promontorio non molto frequentato, il problema è che la conformazione rocciosa dell'isola obbliga a spostarsi molto più al largo in quanto il fondale degrada lentamente formando dei piccoli canyon molto suggestivi. Purtroppo di pesci non ne ho visti molti, probabilmente vista l'estensione della roccia verso il largo si sposteranno di frequente, comunque sono riuscito, con delle lunghe planate, ad individuare una cernia molto grossa ed una piccola, che ho poi catturato sul filo dei venticinque metri. In alcuni casi cono riuscito ad intravedere delle ricciole intorno ai quattro, cinque chili ma non sono riuscito ad avvicinarle. Altra zona esplorata è stata Suvaki, qui il risultato è stato penoso, le piattaforme di roccia che si dirigono verso il largo finiscono sulla sabbia intorno ai 25 mt. e gli unici pesci che ho visto sono stati soltanto i pesci pappagallo.

L'ultimo giorno di permanenza sull'isola mi sono obbligato a visitare via terra Punta Spadillo: tutto un altro mondo! E' sicuramente un posto impegnativo, sia come profondità (bisogna operare oltre i 25 mt) che come corrente, mo ho visto di tutto: cernie di tutte le dimensioni, dentici, dotti, ricciole e saraghi spessi come vocabolari. Qual'è il problema? Le barche che ti passano sopra la testa, infatti si può essere tranquilli soltanto se avete qualcuno che vigili sulla propria incolumità, allora in quel caso penso che le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.

In conclusione Pantelleria può sicuramente regalare delle grosse soddisfazioni, ma soltanto dedicando tutto il tempo alla pesca e soprattutto utilizzando una imbarcazione che possa portarvi sulle numerose secche presenti e presso tutti i promontori non raggiungibili via terra.

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Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Sull'universo ho ancora i miei dubbi Albert Einstein -
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